giovedì 21 febbraio 2013

La piccantissima 'nduja!

E dopo il peperoncino… qual è il nostro argomento di oggi? 

Quale se non il salame piccante più conosciuto della Calabria, la ‘nduja



Come la maggior parte dei cibi riscoperti ai giorni nostri, la ‘nduja ha origini povere ed è un metodo nato per recuperare gli scarti delle carni di maiale, milza, stomaco, intestino, trachea, cuore, esofago, faringe, grasso… lo so non sembra attraente ma vi assicuro che lo è! (Oggi comunque per la produzione sono usate le parti migliori del maiale, impastate con sale e peperoncino.) 

E proprio dall’origine povera nasce il nome ‘nduja, dal termine francese “andouille” che indica una salsiccia fatta con parti povere. La nascita della ‘nduja è ancora da accertare, qualcuno pensa che sia stata introdotta dagli spagnoli insieme al peperoncino, altri, visto il nome francese, credono sia stata importata nel periodo napoleonico da Gioacchino Murat, vicerè di Napoli e cognato di Napoleone, che distribuì gratuitamente un salame simile alla ‘nduja per accattivarsi le simpatie dei Lazzari partenopei. 

Il paese di origine è Spilinga, a pochi km dal nostro Villaggio, ma la ‘nduja viene prodotta con successo in tutta la provincia di Vibo Valentia, dove c’è un maiale… ci sarà della ‘nduja! 

Preparata con le parti grasse del maiale, con abbondante peperoncino piccante calabrese e sale, è quindi insaccata nel budello naturale, successivamente affumicata e stagionata per alcuni mesi. 

Come mangiarla? 

Ottima per condire la pasta, la pizza, favolosa sulle fette di pane abbrustolite sulla griglia! E se per il vostro palato è troppo piccante, mescolatela con la ricotta che ammorbidirà il piccante e renderà il salume ancora più cremoso e facilmente spalmabile... 


Scusate ma ora devo proprio andare… mi è venuta l’acquolina in bocca!!! 

Helen

mercoledì 13 febbraio 2013

Aspettando San Valentino... il Viagra Calabrese!

Buonasera a tutti!

Domani è San Valentino... la festa degli innamorati... e allora perchè non aggiungere un tocco piccante nella vostra giornata? ma come?

Con il peperoncino rosso di Calabria o meglio 'u pipireo, l'afrodisiaco viagra dei poveri!



Il peperoncino è coltivato in Calabria fin dal XVI secolo, quando Cristoforo Colombo lo importò dall'America e fin da allora è stato un alimento fondamentale nella nostra regione.
Usato come alimento salutare per la cura del corpo come riporta il filosofo Campanella nel XVII secolo, o come merce di scambio, spesso il peperoncino era l'unico condimento sulle tavole della povera gente.



La Pianta
Tondo, ciliegino, a cornetto, rosso o verde, più o meno piccante, oggi il peperoncino è il Re incontrastato della cucina calabrese, e forma una coppia inossidabile con la Regina, la Cipolla Rossa di Tropea. 

La nostra zona è perfetta per la coltivazione delle diverse tipologie di peperoncino, soprattutto nei piccoli orti di casa, piuttosto che nelle grandi piantagioni: non esiste un calabrese che non ne coltivi almeno una piantina!
La pianta è molto facile da coltivare, è un cespuglio alto tra 40 e 80 cm con foglie verde chiaro, da tenere anche sul balcone, in condizioni di clima favorevole è un arboscello perenne. I fiori sono bianchi a forma di stella con cinque - sei petali. Il frutto invece, come già detto può avere moltissime forme e colori.
Quando è maturo viene raccolto, legato a treccia ed essiccato. Successivamente sarà macinato e conservato per essere usato al momento del bisogno, soprattutto in periodo natalizio come ingrediente primario della famosa 'nduja.

Le proprietà
La sostanza responsabile della piccantezza è la capsaicina che ha un effetto antibatterico e consente quindi la conservazione dei cibi cotti con il peperoncino. 
Questo alcaloide ha un forte potere antiossidante ed è utile anche per curare malattie da raffreddamento come sinusite e bronchite perchè è in grado di aumentare la secrezione di muco e succhi gastrici. 
La sensazione di piccantezza, e quindi di dolore, stimola il cervello a produrre endorfine che fungono da analgesico e danno una sensazione di benessere, pertanto il peperoncino può essere usato come antidolorifico per artriti e neuropatie. 

Piccoli Consigli terapeutici
Il peperoncino dona forza e vigore ai capelli, consentendo di ridurre il rischio di calvizie. 
Mescolando argilla e peperoncino si possono ottenere fanghi iperattivi con cui fare impacchi per eliminare gli inestetismi della cellulite. 
Per eliminare il torcicollo, inoltre è utile spennellare un infuso all'8% di peperoncino (8 parti di peperoncino su 100 di acqua) e lasciar riposare per 25 minuti.

Il Viagra Calabrese

Il peperoncino è molto ricco di vitamina E, la cosiddetta vitamina della fecondità e della potenza sessuale, in grado di stimolare tutte le funzioni vitali del nostro organismo. Il peperoncino, grazie ai suoi principi attivi, al suo sapore, al suo colore e insomma alle sue mille qualità, è senz'altro una delle piante più adatte a stimolare in noi il desiderio sessuale e a metterci in grado di soddisfarlo.


e concludiamo con una poesia del grande Gabriele D'Annunzio:


Ode al diavolicchio

Ospite che a noi vieni, intelligente,
ed hai papilla tremula, sapiente,
questa che noi t’offriamo è la tepente
anco preziosa
salsedine del mare che si sposa all’aroma di terra generosa
e a quel che l’arca serba a noi prezioso pane croccante.
Nel glauco mare che già amaro in sante
Rampogne il Vate disse, nel sonante
Mare che specchia Febo italo amante
Divino ardente,
di tra i flutti prendemmo la silente figliolanza del cefalo lucente,
il turgido merlango paziente,
il gran testa,
l’orata a rombo, tutta d’or contesta,
il salifero scorfano, la mesta murena grassa dalla strana vesta
a maglie nere
degli scogli dell’Adria; dai fiorenti orti cogliemmo il timo,
i rossardenti diavoletti folli e le virenti erbette fini.
Il fuoco lento infine alle terrine porose demmo,
e il canto alle marine spiagge che vider navi anche col rostro,
nessun brodetto mai eguaglia il nostro! 

(G. D'Annunzio)


che altro dire? 

Buon San Valentino!